venerdì 9 gennaio 2009

Un invito per il 2009

Il 2009 si preannuncia un anno intenso, particolarmente complesso, che ci vedrà impegnati a tutti i livelli, nel gestire e affrontare momenti e situazioni totalmente inediti.
Dalle questioni economiche, ai problemi sociali che ne deriveranno, dalle diatribe politiche nazionali e internazionali ai grandi conflitti, tutto ciò si abbatte sulla nostra quotidianità con effetti più o meno diretti, ma soprattutto creando un'atmosfera cupa e pesante che non sarà facile da digerire.
Per questo, ognuno di noi nel proprio ambito, deve sforzarsi di fare qualcosa per migliorare la situazione o, quantomeno per non peggiorarla.
In qualità di eletto dalla Comunità Trevigiana e nella funzione di Presidente del Consiglio Comunale di Treviso, ma soprattutto come cittadino, mi impegnerò con forza non solo a lavorare per la collettività, ma soprattutto a farlo cercando di ridurre al massimo i motivi di scontro e di tensione.
Credo che, mai come oggi sia auspicabile, anzi necessario, che proprio chi rappresenta la collettività locale, e lavora nel suo interesse, debba prodigarsi per alleggerire un contesto generale che già viene percepito come difficile e avverso.
Questo non significa eliminare il confronto tra idee e pareri diversi. Anzi. Significa solo che dovremmo tutti, maggioranza e opposizione, potenziare il confronto eliminando lo scontro.

Può non essere facile. Poiché, a volte, ci si scontra solo per il carico emotivo o per la connotazione caratteriale di chi, della politica, fa una propria ragion d’essere.
Non è certo questo a preoccuparmi.
Vorrei solo che si evitassero gli scontri per il gusto di polemica o per partito preso. O peggio ancora per inseguire vantaggi mediatici per – supposte- ricadute elettorali, peraltro tutte da dimostrare. Convinto come sono che, il cittadino sappia sempre premiare la serietà e la concretezza di chi sa ascoltare i bisogni, per poi impegnarsi nel raggiungere accordi concreti mirati all’interesse generale.
Inoltre sono assolutamente convinto che evitare lo scontro contribuisca, se non altro, a togliere rumore al quotidiano tumulto che assorda fino a rendere invivibile la vita di ciascuno di noi.
Per questo chiedo ai colleghi Consiglieri, indipendentemente dallo schieramento, di unire il proprio impegno al mio, al fine di trovare una modalità di confronto, viva e frizzante, senza mai giungere allo scontro.

E’ un invito a tutti noi, colleghi Consiglieri, (in gergo la si potrebbe definire una mozione d’ordine) affinché nei dibattiti che si susseguiranno in Consiglio e fuori sia posto e rispettato un principio nuovo: accendere il confronto per spegnere lo scontro.
Contribuendo così ad un 2009 meno urlato nel quale spendre tutte le energie per svolgere al meglio il nostro ruolo: rispondere al bisogno di buona amministrazione cui i Trevigiani ci hanno delegato.